Mi permetto di pubblicare su questo blog un pensiero di Alberto Saroldi molto interessante. Anche se non è LA soluzione da me auspicata e cioè il recupero dei dipinti direttamente in loco, potrebbe essere un modo per riallestire altrove (magari in un altro locale del complesso SAV che sarà ristrutturato) la sala degli stemmi, completa però dei busti, delle lapidi e delle statue in marmo originarie che attualmente si trovano nel Museo del vetro di Altare.
Ecco le parole che Alberto Saroldi mi ha postato su Facebook:
"Caro Costantino, certamente le ho viste ed è impressionante, da un lato come sia rimasta ancora oggi, a 25 anni di distanza (credo che tu possa confermare che le foto di Mori sono del 1984), una traccia ben evidente dell'affresco tuttora perfettamente restaurabile, dall'altro come il progressivo degrado stia procedendo nell'indifferenza generale. Poichè le ultime vicende penso porteranno ad una accelerazione del progetto "Città del Vetro", mi domando se non sia il caso di mobilitarsi per assicurare il recupero del materiale storico ancora presente nei locali della ex vetreria e una destinazione della sala degli stemmi, che si potrebbe anche, se non fosse possibile mantenerla dov'è, riprodurre in un altro locale nel contesto del progetto".
Mi auguro che possa nascere un dibattito su questa possibilità e che altre persone ci aiutino a far passare questo importante messsaggio.
Desde Argentina: A veces lo mejor es enemigo de lo bueno. Lo "mejor": restaurarla donde está. Lo "bueno": que no desaparezca... que exista... ¡DONDE SEA, PERO QUE EXISTA TAL CUAL ERA ANTES! ¡Gracias Alberto Saroldi y Costantino Bormioli por vuestra movilización para salvar la "SALA DE LOS ESCUDOS"! Les deseo desde aquí el mayor de los exitos!
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