1.4.14

Il momento di crescere


Quando un territorio raggiunge la maturità? Quando capisce che è anacronistico aggrapparsi alla paleo-industria e finalmente apre gli occhi sulle sue vere ricchezze. Che in Liguria sono il mare, il clima, i boschi ed i sentieri. Le tradizioni e l'artigianato artistico. Il paesaggio di coste e borghi unici al mondo. In una parola: turismo. La frase che riporto in questa foto conclude un articolo di oggi su La Stampa a proposito della centrale Enel di Porto Tolle sul delta del Po. Basta leggerla per capire che anche Tirreno Power non ha più senso di esistere. Mantenerla in vita artificialmente sposta solo un po' più in là l'asticella di una politica locale e nazionale che segue solo scelte elettoralmente convenienti.

17.3.14

La Grande Bellezza, lato tecnico

Ricevuto da Amazon nei tempi stabiliti, il film di Sorrentino che ha vinto l'Oscar meritava di entrare a far parte della mia collezione. In tempo di fruizione dei contenuti via streaming, parlare della confezione può sembrare banale e superfluo. Fatto sta che l'impressione è che, fra poco, ci consegneranno i dischi Blu-ray direttamente in mano, senza involucro! Questo per dire che la confezione è talmente economica, leggera e fragile, da sminuire l'importanza del film e del proprio acquisto.
Per quanto riguarda il merito, ossia la qualità audio e video del disco, nulla da dire, anzi il contrario! Ottimo il video e addirittura superbo l'audio. Il video risente delle scelte di fotografia e della realizzazione in pellicola (una delle ultime). Molte scene in esterni appaiono volutamente solarizzate, quasi bruciate, forse per sottolineare l'accecante e solare estate romana. Ma non si tratta di un difetto, bensì di una precisa scelta. In compenso tutte le scene notturne sono meravigliosamente riprodotte. Se si dispone di un videoproiettore generoso sui neri, lo spettacolo è assicurato. Alto contrasto, giusta definizione, impatto veramente d'effetto. Grana analogica discreta, per nulla fastidiosa.
Passando all'audio, devo complimentarmi per la scelta radicale, improntata al 100% sulla qualità: niente Dolby Digital, solo DTS HD Master Audio. Dinamica esuberante, dettagli tutti da scoprire e incredibilmente numerosi, da cogliere solo grazie a questa codifica fantastica. Per una volta, un film italiano sonorizzato in Blu-ray senza compromessi. Dialoghi ben focalizzati e giusti per livello e presenza. Subwoofer chiamato in causa soprattutto durante le scene delle feste in musica: devastante! Fronte posteriore sempre presente non per effetti particolari, visto il tipo di film, ma per completare l'ambienza delle location di ripresa. Ottimo. Ma è la musica ad incantare: la voce solista dell'introduzione è un canto caldo, solare e suggestivo.
Ai posteri il giudizio definitivo sul film: a me è piaciuto perchè parla il linguaggio del cinema classico, è un monumento all'estetica cinematografica. Se poi riesce a veicolare anche qualche messaggio importante, tanto meglio

4.11.13

Spotify, Deezer & Co: musica per single?


Ho un abbonamento Premium+ a Deezer ormai da più di un anno e posso quindi trarre qualche conclusione sensata sui nuovi servizi musicali in streaming/finto-download (e spiegherò il perché di questa definizione).
I servizi proposti dai principali competitor in questo mercato sono proposti a prezzi sostanzialmente livellati sui 9,90 euro al mese per usufruire del pacchetto completo, che comprende, oltre all'ascolto da pc, anche la possibilità di utilizzare le apposite app per i dispositivi mobili. Inoltre, almeno nel caso di Deezer, è possibile utilizzare fino a tre dispositivi distinti in relazione ad un unico account. In pratica, oltre al pc, è possibile collegare al proprio account anche uno smartphone ed un tablet trovando sempre le proprie playlist sincronizzate. E qui cominciano i guai, o meglio, le fastidiose limitazioni. Partendo dal presupposto che circa dieci euro al mese per ascoltare musica non sono pochi se pensiamo che un pacchetto base alla pay-TV di Sky costa circa 19 euro, utilizzando Deezer o Spotify ci accorgeremo molto presto che questi circa 10 euro per il nostro pacchetto premium di musica sono sostanziamnente, individuali. Mi spiego: avere la possibilità di collegare all'account, e quindi alle varie playlist ed ai propri album preferiti, tre dispositivi, può lasciar credere all'utilizzatore di poter fare del proprio abbonamento musicale, regolarmente pagato e quindi assolutamente privo di ogni connotazione "pirata", una sorta di utilizzo familiare. Nel mio caso in casa siamo in tre, quindi viene davvero facile installare le app sui rispettivi smartphone e/o tablet, pensando di poter finalmente ascoltare la propria musica a piacimento senza operazioni di download illegali.
Ed ecco che l'entusiasmo iniziale cessa e subentra un certo nervosismo. Infatti, scopriamo che l'utilizzo di Deezer è concesso esclusivamente su un dispositivo per volta! Se qualcuno in famiglia sta ascoltando musica ed un'altra persona cerca di accedere dal suo dispositivo, ecco che l'attentissimo Deezer subito se ne accorge e blocca il sistema con un messaggio di errore. La prima reazione puà essere di indulgenza: "basta mettersi d'accordo sugli orari". Ma cosa c'è di più personale, istintivo e urgente per un appassionato di musica che poter accedere ai brani preferiti proprio nel momento che più gli aggrada?
E quindi i conti son fatti: se una famiglia vuole optare per un servizio legale come Deezer, ad un prezzo che "sarebbe" onesto solo se tutti i suoi membri potessero veramente usufruirne, nella pratica non può farlo! In pratica, per potersi affrancar totalmente da qualsiasi tentazione "piratesca", bisognerebbe mettere in conto, per 3 persone, circa 30 euro mensili di abbonamento! E ricordiamo il paragone con Sky...
La cifra è veramente eccessiva e questa incongruenza testimonia che il settore dei nuovi servizi in streaming è ancora acerbo ed alla ricerca di una propria identità. Non dimentichiamo nemmeno il fatto che la cosiddetta "sincronizzazione", ossia il download delle proprie playlist su un certo dispositivo, è assolutamente provvisoria e virtuale. Deezer permette lo scaricamento dei brani al solo scopo di poter superare senza interruzioni i momenti di assenza di connessione. Nel momento in cui decidessimo di interrompere l'abbonamento, tutta la nostra attività di ricerca, catalogazione e tutti i brani scaricati svanirebbero nel nulla!
Di tutte le limitazioni esposte, trattandosi appunto di un "abbonamento ad un servizio" e non di un acquisto, quest'ultima appare come la più tollerabile o per lo meno comprensibile. Ma il fatto di essere continuamente interrotti durante l'ascolto, solo perchè tua figlia sta già ascoltando musica, beh, è veramente troppo in rapporto al costo! E così si comincia a ripensare a quella parolina che si sperava dimenticata: torrent.

19.6.13

L'Italia torna in Libia con grandi maldipancia?


Enrico Letta torna dal vertice G8 in Irlanda del Nord con una bella gatta da pelare. Barack Obama, in ossequio alla tradizionale alta considerazione che gli americani ripongono nella capacità delle istituzioni militari italiane (in particolare i Carabinieri) di farsi carico dell'addestramento e riorganizzazione delle forze di sicurezza in paesi appena usciti da gravi fasi di violenza, ha in pratica emanato i suoi "compiti a casa" all'alleato europeo. 
Il significato simbolico e politico della richiesta di Obama è articolato e si può osservare da angolature diverse. In primo luogo, ovviamente, c'è la profonda conoscenza storica del popolo libico da parte dell'Italia, dovuta al periodo coloniale, quando lo Stato africano era diventato parte dei possedimenti italiani oltremare. Inoltre, la sfida lanciata da Obama all'Italia ha il sapore di un ben meditato ed opportuno stimolo nei confronti di un alleato, l'Italia, che a forza di continue lacerazioni politiche, economiche e sociali, crede ormai, a torto o a ragione, di aver smarrito del tutto anche le sue radicate capacità di operare come forza di pace all'estero al fine di riorganizzare gli apparati istituzionali e militari di questo o quel paese.
È importante non sottovalutare l'apertura di Obama. Dalla guerra del Kosovo, al Golfo, all'Iraq post Saddam, al Libano, all'Afghanistan, i militari italiani all'estero si sono sempre distinti, nei confronti delle altre forze alleate occidentali, per un atteggiamento molto meno offensivo ed aggressivo, ma sensibilmente più attento al dialogo con la popolazione ed alla fattiva collaborazione con le nascenti istituzioni locali. A questo si aggiunge l'ormai comprovata capacità del nostro esercito e dei nostri Carabinieri, di effettuare efficaci campagne di formazione militare all'estero, nei confronti di corpi di sicurezza usciti allo sbando da periodi difficili. 
In questo caso la missione che gli Stati Uniti affidano all'Italia è duplice. Da una parte sarà compito dell'Italia fornire competenze e progetti per costruire nuove istituzioni civili, politiche e sociali che funzionino in Libia. E questo sarà compito dei molti giuristi, politologi ed economisti presenti nel nostro paese. Dall'altra, il nostro esercito ed i nostri Carabinieri saranno ancora una volta chiamati ad offrire il loro savoir faire per riorganizzare profondamente le forze di sicurezza del nuovo Stato Libico.
Non sottovalutiamo questo incarico americano e prepariamoci a qualche protesta francese, in quanto proprio la Francia aveva per prima aperto le ostilità in Libia a sostegno dei ribelli durante la fine del regime di Geddafi, forse sperando di conquistarsi successivamente un ruolo di primo piano anche in campo economico.
L'Italia, grazie a questa insperata ed inattesa apertura di Obama, ha la possibilità concreta di ricostruire le istituzioni libiche ed in un secondo tempo di far valere le sue capacità ed i suoi meriti anche in campo economico. Non sprechiamo questa occasione.
Sul fronte interno inoltre, l'incarico americano punta a spingere ad un salto di maturità la nostra screditata e litigiosa classe politica, ad una nuova presa di coscienza nei confronti di un mondo che cambia, ma anche delle nuove opportunità che si aprono. 
Vedremo nei prossimi giorni se il messaggio importantissimo e di grande coraggio e maturità lanciato da Obama sarà colto a dovere. Lo misureremo in termini di coesione e unicità di intenti da parte del governo di larghe intese attualmente in carica. 

27.12.12

Spendere pochissimo per un PC? Si può, si può!

Pochi euro, tanta soddisfazione: è possibile

Capita che, in una calda mattina d'estate, il tuo "vecchio" Sony Vaio del 2008 ti lasci definitivamente a causa di un difetto progettuale alla scheda video nVidia. Avevo provato a farlo riparare, ma dopo un mese o due il chip grafico si è cotto, stavolta per sempre. E così sono rimasto orfano del pc di casa... Sì che avevo l'iPad ad alleviare i bisogni familiari di documentazione, ricerca e svago, ma il gingillo della mela è ben lontano da essere in grado di sostituire un PC!
E così, qualche mese dopo, mi sono messo alla ricerca di un sostituto. Sorretto dalla convinzione, ormai suffragata dai fatti oltre che dalle sensazioni, che i notebook sono mediamente più delicati dei desktop sulle lunghe distanze d'utilizzo, ho optato per un bel PC fisso. Tra l'altro, quante volte si avverte l'esigenza di spostare il pc di casa? Personalmente quasi mai, e poi ormai con smartphone e tablet...


Una workstation grafica del 2008: tosta e robusta

E così mi sono imbattuto, presso un piccolo laboratorio di riparazioni pc, in una workstation grafica Dell Precision 390, accuratamente ripristinata, formattata con installato Windows XP Professional originale. Ecco i dati di targa: Intel Core Duo 2,13 GHz, 2 giga di RAM. Piccolo hard disk da 160 giga. Scheda grafica nVidia Quadro basata su chip GeForce 8400.
Come vedete, si tratta di una configurazione tipica degli anni 2008/2009, ma il fatto interessante è che la macchina, intanto funziona perfettamente, ma soprattutto è veloce! Quanto veloce? Carica il bios in un attimo ed il sistema operativo in una manciata di secondi.

 

Ma quanto mi è costata? 140 euro!

Come vedete, è possibile ottenere una macchina performante, stabile, veloce, spendendo pochissimo, a condizione che il venditore l'abbia preparata con cura e configurata in modo ottimale.
Dopo averla utilizzata per un mesetto, posso dire di essere contentissimo: è un perfetto pc di casa, ottimo per gli utilizzi tipici di studio, produttività e di gestione multimediale. Inserito in una rete domestica che comprende un NAS, un televisore con accesso a internet, una PS3, un extender multimediale WD TV Live ed un decoder digitale terrestre Vodafone Connect anch'esso in grado di accedere al NAS ed al PC, si rivela un partner perfetto, un direttore d'orchestra più che sufficiente per ogni esigenza.
Fresco della felice esperienza di aggiornamento a Windows 8 del PC sul lavoro (nato con Vista, passato a Seven e adesso a 8), non ci ho messo molto a cedere alla tentazione! E così...

Aggiorno a Windows 8 anche questo!

Ingolosito ancora una volta dall'offerta del nuovo OS a soli 29,99 euro, approfitto di una mattinata casalinga a casa dal lavoro, causa raffreddore, per procedere all'upgrade.
L'installazione di Windows 8 partendo da XP si è rivelata differente da quella, effettuata appena un mese fa, da Seven a 8 sull'altro PC. Infatti, di Seven l'installer ha conservato, oltre naturalmente ai file personali, anche l'intera dotazione software già presente sul PC. Installando questa volta su XP invece, Windows 8 ha fatto piazza pulita di ogni driver e applicazione, ottenendo quindi un risultato pulito, file personali esclusi. Nel mio caso non si è trattato di un problema, visto che il pc era stato appena "inaugurato" con poche applicazioni strettamente necessarie, ma di questo fatto va tenuto conto in caso di macchine vecchie, zeppe di software magari superato e non più compatibile non solo con Windows 8, ma nemmeno con Seven è Vista.
In ogni caso, l'installazione ha impiegato circa un'ora, un'ora e un quarto, quindi molto più tempo rispetto al passaggio da Seven a 8 che, nel mio caso, si è risolto in circa 45 minuti. Evidentemente Windows 8 conserva l'impalcatura di base di Seven, mentre XP viene del tutto sovrascritto ed integrato con nuove istruzioni, con conseguente maggior tempo necessario.

 

Risultato? Quasi non posso crederci!

Al termine dell'installazione, dopo i vari riavvii ed i necessari aggiornamenti, mi sono trovato davanti un computer nuovo di zecca: veloce, reattivo, attualissimo! Solo che l'ho pagato 140 euro + 29,99 di aggiornamento a Windows 8. Totale: 169,99 euro! Certo, aggiungiamo pure monitor e tastiera (che nel mio caso avevo già), ma è possibile trovare monitor in 4:3 d'occasione a una trentina di euro!
A questo punto però una cosa devo sottolinearla, e perdonatemi l'entusiasmo: Windows 8 su questa macchina si avvia esattamente nei tempi, velocissimi, in cui si avviava con XP! Non fai a tempo a digitare la password che sei subito pronto a lavorare! Nessun "macinamento" infinito di hard disk nei primi minuti (escluso ovviamente quando il pc fa il download di aggiornamenti), nessun tentennamento. Insomma, un risultato dal rapporto qualità/prezzo strabiliante!
Appena pronto il "nuovo" PC con Windows 8, ho proceduto ad installare le applicazioni base per un utilizzo generico: la suite Open Office, i vari Flash Player, Adobe Reader, Java, Picasa, eccetera eccetera. E poi ho installato un decoder digitale terrestre su chiavetta USB, un Trust "TV & Radio", e anche qui nessun problema: il software PVR e l'interfaccia, nati con compatibilità XP/Seven, funzionano perfettamente.
Unico, piccolo inconveniente, ma molto relativo considerando la scarsissima qualità del prodotto in questione: una vecchia webcam Microsoft VX-3000, in standard definition, dalla resa nebulosa e sfocata che avevo in un cassetto, anche se viene vista dal sistema operativo ed è possibile avviarla, in realtà poi è impossibile utilizzarla con Skype per fare videochiamete. Ho fatto qualche indagine su forum americani ed ho scoperto che non è più considerata compatibile con 8 dalla stessa Microsoft. Poco male, alla prima occasione acquisterò una nuova webcam full HD che non mi faccia apparire simile ad un fantasma con l'interlocutore di Skype!
Nota: anche dopo queste installazioni "preliminari", l'avvio del PC è sempre velocissimo.

Ringrazio lo staff di MSC Informatica di Carcare (SV), in particolare Claudio e Alessandro, che mi hanno consegnato questa macchina ben configurata e robusta.

 

1.11.12

Aggiornamento a Windows 8: com'è andata?

Scrivo questo post dal mio pc aziendale, un attimo dopo averlo aggiornato da Seven a Windows 8 Pro, spendendo solo 29,99 euro iva compresa. Si tratta di un PC assemblato del 2007, dual core 2,40 Ghz con 4 Gb di Ram. Ancora a 32 bit. Indice di prestazioni Windows: 3,6.
La sensazione di avere a che fare con una macchina nuova, adesso che è stata aggiornata, è molto forte. L'ultimo tassello sarà aggiungere un bello schermo da 24 pollici touch, non appena sarà disponibile a prezzi "umani". L'apertura delle applicazioni è molto veloce, in ogni caso abbondantemente più veloce della "soglia di impazienza" che si ha di solito quando si lavora al pc.
Ma andiamo con ordine.
...primi segnali di vita...

L'installazione

Una pratica utility, scaricabile dal sito www.microsoft.it, permette di analizzare il pc prima di procedere all'installazione. Il programma scansiona l'hardware per verificare eventuali incompatibilità ed il software, suggerendo di aggiornare alcune applicazioni. In realtà, anche se appaiono alcune segnalazioni su software installato, non bisogna preoccuparsi più di tanto: Windows 8 infatti è compatibile al 100% con tutti i driver e tutte le app che giravano su Seven. Quindi l'eventuale segnalazione può semplicemente riguardare applicazioni magari vecchie, non aggiornate da tempo, ma che sotto Seven funzionavano egregiamente, senza darci problemi. Ebbene, dopo l'aggiornamento, continuaranno a funzionare esattamente come prima e nonostante la segnalazione preventiva. Le bizzarrie di compatibilità tipiche del passaggio da XP a Vista e poi da Vista a Seven sono solo un brutto e lontano ricordo.
Con una connessione ADSL a 7Mb nominali come nel mio caso, lo scaricamento dell'aggiornamento che, ricordo, costa solo 29,99 euro, porta via circa 40 minuti. Successivamente, in modo assolutamente trasparente all'utente, Windows si occupa di riallocare i file, sistemare i collegamenti e, se scegliamo di conservare le nostre app ed impostazioni, di farci ritrovare, alla fine del processo, tutte le app che usiamo più di frequente già trasformate in tiles nuove di zecca. La fase di installazione impiega un'altra mezz'ora abbondante sul mio hardware. In totale preventiviamo un'ora-un'ora e venti per completare il tutto. Dopo una successione di tre/quattro riavvii, appare la schermata Start in tutto il suo splendore. Nessun intoppo, nessun errore, e dire che questo PC ne ha viste negli anni! Complimenti a Microsoft: un bel risultato in termini di interfaccia utente, di "amichevolezza" del processo, di velocità e di economia. Un bel colpo deciso alla pirateria, con un prezzo aggiornamento veramente alla portata di tutti.

Prime impressioni

Inutile girarci intorno: Windows 8, graficamente, è spettacolare. Esattamente uguale alla versione Mobile, desktop escluso ovviamente. Sicuramente si tratta della maggior evoluzione del sistema operativo di Redmond dai tempi di Windows 95. La scelta del "dualismo" operativo tra l'interfaccia desktop tradizionale e la "Modern User Interface" (ex "Metro") è decisamente coraggiosa, ma, sinceramente, sembra poter irritare o scoraggiare solo due tipi di utente: quello fortemente prevenuto, portato socialmente ad insultare Microsoft in ogni dove, e quello sprovveduto al 100%, incapace del minimo sforzo per adeguarsi ad un'interfaccia attuale, dinamica, e fortemente orientata al social e a internet. Tutti gli altri, veramente tutti, dopo una settimana non potranno farne più a meno e, ripensando a Seven, avranno l'impressione che a quel OS mancasse un pezzo: le tiles! Personalmente, mi piace moltissimo e senza condizioni.

 

Ma come faccio a spegnerlo?

La scomparsa dell'icona "start" dall'angolo basso sinistro del desktop è ormai una leggenda sul web: argomento per distruggere dialetticamente Windows 8 senza nemmeno averlo provato, oppure gridato spauracchio da blog per allontanare gli indecisi. Tutte cazzate.
Il risultato finale sul mio monitor: eh, lo so, è ancora in 4:3. Ma presto (spero), lo cambierò!
Durante l'installazione, l'interfaccia si preoccupa di mettere ben in evidenza un, e soltanto un, suggerimento. Basta con le successioni infinite di schermate che incensano le vere o presunte novità. Qui appare solo un disegno ed il messaggio è chiaro: "quando non sai come cavartela, metti la freccetta del mouse in un angolo qualsiasi". E infatti, basta accostare il mouse in alto a destra, per esempio, per far apparire un menù grafico chiarissimo che riporta sempre alla schermata Start oppure permette lo sleep o lo spegnimento definitivo del sistema. Importante: questo menù grafico appare SEMPRE accostando la freccetta agli angoli, anche quando stiamo lavorando su un'applicazione "tradizionale" in ambiente desktop. E questo fatto è molto tranquillizzante. Altra cosa: nella parte "mattonelle" o Start che dir si voglia, le app si aprono e si chiudono esattamente come sugli smartphone, Windows Phone, Android o iOs. In pratica, "non si chiudono"! Passando per il citato menù a comparsa, possiamo passare ad altro. L'app precedente viene "silenziata" senza occupare Ram. Portando il mouse sul lato sinistro dello schermo, ecco apparire una finestra con tutte le app "messe da parte" di recente. Da qui, volendo, è possibile "killarle" definitivamente. Se proprio siete spietati!

 

Conclusioni? Manco per sogno

Sto incominciando appena a scoprire Windows 8. Devo capire pian piano tutti i risvolti operativi della schermata Start, le sue possibilità di personalizzazione, devo provare a scaricare app ottimizzate da Windows Store, eccetera eccetera. Devo cioè scoprire la metà del mondo Windows che mancava a Seven! Ma senza fretta e senza apprensione, poichè il panico da novità semplicemente non c'è stato. Al termine dell'installazione mi sono ritrovato il mio caro e vecchio desktop, esattamente come l'avevo lasciato su Windows 7, con tutte le sue icone, collegamenti, immagini, e tutto il casino che di solito lasciamo sul desktop!
Quindi, in ambito lavorativo, si può ricominciare subito il lavoro là dove lo avevamo lasciato. "Oltre la finestra" c'è però in agguato la tentazione di andare alla scoperta di "Start" e delle sue mattonelle. Ma questa è una storia ancora da raccontare...

to be continued...
  


Cronometro alla mano

(Dati da me rilevati, senza applicazioni attive in fase di sleep e arresto, lo stesso pomeriggio dell'aggiornamento)
Avviamento da spento: 1 minuto e 2 secondi
Sospensione (sleep): 17 secondi e 15 centesimi
Riavvio da sleep: 15 secondi netti
Spegnimento definitivo: 22 secondi

...e continuiamo!

Ma dov'è il volume di "Musica"?

Grazie ad un suggerimento di un amico arrivato proprio ora, ho notato che, in effetti, quando si fa partire un brano dalla tile "Musica" dell'interfaccia Modern U.I., è impossibile trovare, all'interno della stessa schermata, il controllo del volume! Per alzare o abbassare occorre tornare al desktop ed intervenire sulla tradizionale icona dell'altoparlante in basso a destra. Molto, molto scomodo e inspiegabile. Spero che si tratti di un semplice bug dovuto all'estrema somiglianza di questa interfaccia con quella dei nuovi smartphone Windows Phone 8, i quali, però, dispongono del bilanciere di livello dedicato sul fianco del terminale! Purtroppo nulla di ciò esiste nel mondo pc... Speriamo che Microsoft noti questa assurdità ed intervenga prestissimo.
   

L'esperienza aumenta...

Ormai è più di un mese che utilizzo Windows 8 ed il giudizio positivo non è mutato. Al contrario, sono sempre più convinto che si tratti di un sistema operativo innovativo, stabile, veloce e molto tollerante nei confronti di vecchie applicazioni e vecchio hardware. Col tempo ho potuto testarlo con programmi di fotoritocco, montaggio video, impaginazione grafica... tutte applicazioni che avevo già in Seven e che si sono "adattate" senza alcun problema al nuovo ambiente.
In sostanza, poco da criticare. Windows 8 funziona, non c'è alcun motivo per rimandare l'aggiornamento del proprio PC.