Nella sua conferenza stampa da vincitore delle elezioni politiche, Berlusconi mi è piaciuto molto: pacato, tranquillo, è apparso pienamente consapevole del ruolo fondamentale che avrà il suo governo sul futuro dell'Italia.
Gli atteggiamenti di ostentata superiorità intellettuale che inizieranno puntualmente a far capolino dai giornali nei prossimi giorni e che spiegheranno senza ombra di dubbio la connotazione popolare degli elettori del Pdl in contrapposizione alla sapienza infusa propria dell'elettorato di sinistra, questa volta mi lasceranno soltanto un indifferente retrogusto nauseante, senza alterare la percezione netta di questa vittoria.
L'idea che Berlusconi sia il diavolo è proprio intimamente presente negli intellettuali di sinistra, ma anche in moltissimi blogger e commentatori di forum che fanno loro il verso.
In realtà devo proprio confessare che finalmente avverto un'aria nuova e anche Berlusconi ha messo da parte i sogni roboanti ed ha optato per un discorso da statista. Ha una maggioranza a un tempo ampia (nelle percentuali) e ristretta (per numeri di partiti della sua coalizione): farebbe torto alla propria intelligenza chi continuasse a sostenere (ma lo faranno, lo faranno!) che l'unico obiettivo di Silvio sarà l'arricchimento personale...Berlusconi parla il linguaggio degli imprenditori e dei lavoratori, sia di quelli autonomi sia dei dipendenti a cui piacerebbe lavorare bene e che vorrebbero riconosciuti i loro sforzi. Forse questa volta l'Italia ha finalmente capito che deve rimboccarsi le maniche, affidandosi ad una persona che questo gesto l'ha compiuto diverse volte. La Lega forte non può che essere un bene, con le città invase da una quantità tale di immigrati che non è più possibile distinguere tra regolari e clandestini. "Padroni in casa propria": un concetto che sta alla base della convivenza civile e del diritto internazionale. Se un paese abdica all'intransigente difesa della propria territorialità, ha già perso tutto, compresa l'identità nazionale. E le invasioni si possono realizzare in molti modi diversi... Questi concetti, pure bestemmie per le ideologie di sinistra, finalmente potranno essere di nuovo discussi in pubblico. Ed è già un buon segno.
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